mercoledì 29 aprile 2009

Giovanni Sartori: due riflessioni sullo stato della democrazia italiana


Le domande
Che cosa vuol dire, esattamente, "democrazia"?
Quali sono le condizioni necessarie per renderla "possibile"?
In quali e quanti modi può funzionare il processo che porta milioni di elettori a scegliersi poche decine di rappresentanti?
In che cosa consistono la libertà politica e l'eguaglianza?
Esistono diverse "gradazioni" di democrazia?
Come si sono sviluppati i modelli politici del liberalismo e del socialismo?
Perché dobbiamo preferire la democrazia?
Che cosa distingue la "destra" dalla "sinistra"?
Qual è il rapporto tra democrazia e sviluppo economico?
La democrazia è in pericolo?
E qual è il suo futuro?



Alcune drammatiche risposte
Incredibili paradossi e storture di un’Italia dove anche il buon senso sembra ormai privilegio di pochi. «Le cose che mi spaventano sono ormai parecchie; ma il livello di soggezione e di degrado intellettuale manifestato dalla maggioranza dei nostri ‘onorevoli’ mi spaventa più di tutto.
Altro che bipartitismo compiuto! Qui siamo al sultanato, alla peggiore delle corti.»

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