venerdì 31 luglio 2009

Micromega: ora l'apologia di Marino

Caro Paolo,

prima con i "senza partito" (Camilleri ).. Di Pietro

ora con "i laici" (Odifreddi) .. Marino

aspettiamo sulla spiaggia che la barca scelga la rotta e alla fine .. approdi.


Vedi: http://temi.repubblica.it/micromega-online/

mercoledì 29 luglio 2009

Iniziativa vaticana: Caritas in Veritate

Una attenta riflessione su questo importante documento
vaticano; sulle sue (immediate) conseguenze ed applicazioni nelle strutture socio-politiche ed economiche italiane.


Testo del discorso di Bertone in Senato (biblioteca) del 28 luglio 2009
http://www.senato.it/notizie/8766/163120/173780/175026/175034/175129/genpagina.htm


Il testo della enciclica Caritas in Veritate
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/encyclicals/documents/hf_ben-xvi_enc_20090629_caritas-in-veritate_it.html

sabato 25 luglio 2009

Dice Ignazio Marino ...

L’Italia è fatta …

di comunità locali coese, di coraggio quotidiano e di capacità solidale, offuscati da una narrazione in cui prevale un modello caratterizzato dall’individualismo clientelare, dalla furbizia cinica, che finisce per svuotare sistematicamente il senso civico nazionale.

Uno Stato democratico non impone alcuna scelta individuale, ma difende ogni religione, ogni credo, ogni opinione politica, ideologica o la loro assenza, nei limiti in cui esse non contrastino con i principi di uguaglianza sostanziale e inclusiva della democrazia.

(Fonte: http://www.glaux.it/marino/2009/07/23/intro/)


L’Italia ha bisogno di un Partito …

laico .

che abbia a cuore i diritti di tutti.

che sappia denunciare le cose che non vanno, le ingiustizie, i soprusi.

che rispetti le minoranze e le diverse sensibilità che ne fanno parte, avviando un dibattito aperto, non pregiudiziale, inclusivo e responsabile.

che sia strutturato perché partecipato.

che parli la lingua delle persone e che si faccia capire, che bandisca le formule astruse e il gergo della politica.

che riparta dalle persone. Dalla qualità e dai bisogni delle loro vite, e anche dalle loro attese e speranze.

che sappia coniugare strumenti moderni e antiche modalità di relazione, che sappia rinnovare un messaggio di coinvolgimento, di partecipazione, di apertura alla società. Un partito che non sia centralista né autoreferenziale.

che si qualifichi non solo per la coerenza con alcuni principi fondamentali, ma per le risposte che sa offrire ai cittadini, rispetto alla loro vita quotidiana e alle esigenze che più sentono.

(Fonte: http://www.glaux.it/marino/2009/07/23/partito-e-democratico/)


E poi in Italia ci vuole…

Apertura

Coraggio

Merito

Protezione

Libertà

(Fonte: http://www.glaux.it/marino/2009/07/23/il-nostro-futuro/)

giovedì 9 luglio 2009

Michels (1909): la attuale legge dell’oligarchia

Quanto più si estende e si ramifica l’apparato ufficiale di un partito,
quanto maggiore è il numero dei membri di questo apparato e le posizioni acquisite,
quanto più si riempiono le sue casse con finanziamenti pubblici e privati,
quanto più aumenta nei media la presenza delle figure di vertice,
tanto più si riduce il potere popolare sostituito dall’onnipotenza degli apparati dei "salotti"
e delle commissioni.

Gli ex cittadini – ora divenuti casta politica - si appropriano di una routine che li fa ascendere sempre più al di sopra dei loro mandanti, così che infine perdono il senso della comunità e di comunanza con i soggetti e i gruppi sociali che li hanno espressi .

Ne deriva una sostanziale differenza di interessi e di classe tra i capi politici (…) ed i gregari cittadini, elettori e sostenitori.

Senza distinzioni di schieramento, con una sostituzione dei fini originari l’organizzazione partito e la rappresentanza istituzionale che ne deriva (occupazione) diventa da mezzo a scopo e infine scopo esclusivo ed assoluto.

mercoledì 8 luglio 2009

Passate le elezioni .. riflessioni estive

Caro GP,

ricordando la nascita della Lega e di Forza Italia …
in questi ambienti, oggi straripanti di potere, passati tutti questi anni e cambiati in modo radicale i rapporti di forza, una cosa è rimasta – e nessuno pare rendersene conto – la loro fragilità tecnica, politica e umana.
Semplicemente, nell'interesse di chi governa realmente la città, si domina la comunicazione e lo "spettacolo".

Il fatto è che “dall’altra parte” - ammesso che esista un’altra parte - abbiamo supponenza intellettuale, autoreferenzialità, non tanto politica, ma, quel che è peggio, sociale e culturale.
In altre parole distacco dalla realtà ed incompetenza nella gestione delle prassi.
No comunicazione (quella vera), no organizzazione, no formazione, tanto per restare al mezzo.
No consapevolezza della complessità dei vissuti per quanto riguarda gli scenari e quindi per la focalizzazione dei temi e dei fini.

Ma forse questa capitolazione non è casuale e nemmeno tanto disinteressata.

m.s.

Nicola Tranfaglia: una (significativa) storia "sinistra"

Ho esitato qualche giorno a raccontare ai miei lettori la piccola e triste storia che ha avuto come protagonisti due noti dirigenti della sinistra radicale: Oliviero Diliberto e Marco Rizzo.

Sono stato amico di entrambi ma con Diliberto ho cessato ogni rapporto dopo che l'attuale segretario dei comunisti italiani mi ha criticato così duramente per aver io definito la Cuba di Castro "una dittatura" e deciso per questa ragione di candidarmi nell'aprile 2008 in un collegio impossibile come il Senato nel Veneto.
Con Marco Rizzo, invece, ho sempre discusso animatamente ma sia io che lui ci stimiamo e riusciamo a dialogare malgrado le nostre divergenze politiche.
Rizzo insomma ha sempre accettato che io non sia mai stato comunista e non ambisca a diventarlo e che, malgrado ciò, io mi senta un uomo e uno storico di sinistra.
Le cose alla fine sono andate così.
Marco Rizzo è stato espulso dal PDCI per aver criticato, in una riunione della direzione del partito, il segretario perché Diliberto ha partecipato molte volte a pubbliche manifestazioni con Giancarlo Elia Valori, noto imprenditore e dirigente di imprese che fu trovato tra gli iscritti alla P2 (tessera 203 della loggia coperta, indagato di recente da Luigi De Magistris nell'istruttoria Why Not) all'inizio degli anni ottanta e che non ha mai spiegato quella iscrizione.
Ora è indubbio che l'amicizia con i massoni poco si conviene a un dirigente della sinistra nel nostro paese ma se si aggiunge che la P2 guidata da Licio Gelli aveva al suo interno importanti personaggi della destra che ci governa a cominciare dall'attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la cosa è del tutto inaccettabile sul piano morale e politico. Diliberto ha querelato Rizzo per l'accusa e saranno alla fine i giudici a decidere chi ha ragione. Ma resta il fatto che l'accusa di Rizzo è documentata pubblicamente e che il segretario del PDCI non ha giustificazioni, a me pare, per quella sua incomprensibile amicizia. A meno che si voglia dividere la vita pubblica da quella privata come tenta di fare da tempo proprio Silvio Berlusconi.

( da http://www.nicolatranfaglia.com/blog/2009/07/05/una-storia-sinistra di Nicola Tranfaglia)

lunedì 6 luglio 2009

La mitica Seracchiani .. per un PD laico

6 luglio afoso, ore 18.30,
puntuale Debora Serracchiani alla festa del PD di Verona.

Domande del giornalista locale.

Tra le risposte:
"il PD è un partito laico, al congresso deve affrontare innanzitutto la questione laica"

Chi vivrà vedrà.
(???)


Per richieste sugli sviluppi del tema:

segreteria@serracchiani.eu