mercoledì 3 giugno 2009

Elezioni giugno 2009: la scelta o l'astensione ?

Guardarsi dall'universo di candidati paraculati e da tutti i piccoli e grandi, giovani e vecchi, tamarri della politica .

La scelta di un simbolo: dietro a quella piccola grafica, senza distinzioni di schieramento, quasi sempre una "banda" di arraffatori in cerca di privilegi, assolutamente disinteressati alla tua vita ed a quella della comunità.

Scrivere un nome: un piccolo gesto, ma una gratuita ed ingiustificata legittimazione a chi nella stragrande maggioranza dei casi non la merita affatto .

E' il caso di riffletterci ...


Come gli altri presidenti di seggio nella città, questo della sezione elettorale numero quattordici aveva chiara coscienza che stava vivendo un momento storico (…) quando avanti nella serata (…) infine i membri del seggio ed i rappresentanti di lista, estenuati ed affamati, si ritrovarono davanti alla montagna di schede che erano state rovesciate fuori dalle urne (…) la grandiosità del compito che avevano davanti li fece rabbrividire di un’emozione che non esiteremo a definire epica, o eroica, come sei i mani della patria, redivivi, si fossero magicamente materializzati in quei fogli di carta. Uno era della moglie del presidente.
Era venuta spinta da un impuso che l'aveva costretta ad uscire dal cinema (…)
Era passata la mezzanotte quando lo scrutinio terminò. I voti validi non arrivavano al venticinque per cento, distribuiti fra il partito di destra (…) il partito di mezzo (…) e il partito di sinistra. Pochissimi i voti nulli, pochissime le astensioni.
Tutte le altre schede, più del settanta per cento del totale, erano bianche.

(José Saramago, Saggio sulla lucidità, Einaudi 2004)

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